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Pro Letteratura e Cultura

Intervista a Rosa Cassese, a cura di Rosalba Di Vona

2 Dicembre 2011, 12:21pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

"Scrittrice e poetessa, donna a tutto tondo.

 

 

Dove la poesia fa da ponte tra l’Amore e il Dolore, tra Delusione e Sopportazione o tra Nuvole leggere e Nuvole nere, lì potremo trovare l’Animo della poetessa  Rosa Cassese.

 

E’ finalmente giunto il momento di fare un’intervista al femminile. Ospite di questo salotto è la scrittrice e poetessa Rosa Cassese (Rosa Linda Cassese). L’ho conosciuta attraverso le pagine di Facebook  ed ho avuto modo di apprezzarne attraverso i commenti la schiettezza. Tenace e caparbia all’apparenza in realtà la immagino vulnerabile.  “Di lei ho sempre apprezzato la capacità di entrare nell’animo attraverso pochi versi, dimostrando una sensibilità non comune e sicuramente frutto dell’esperienza tra i banchi delle scuole. La poetessa Rosa Cassese associa alla sua grande e frenetica passione per  la scrittura e più precisamente per la  poesia, l’amore per l’insegnamento, esercitato, non per dovere ma per passione. Ella ha collaborato a progetti teatrali scolastici con corsi di dizione e recitazione di prose e poesie da parte degli alunni. L’Amore, nelle sue poesie, è il propulsore della vita stessa, è un viaggio emozionale che sconfina anche nel dolore ma che proietta con impeto verso l’immensità. Attraverso i suoi versi l’anima si libra leggera verso cieli tersi, anche quando percorre sentimenti contrastanti." "Quando l’amore/ si presenta non lo/ cacciare via, / Non farlo uscire/ dalla porta principale/ tienilo stretto nelle/ stanze del tuo cuore/ nascosto nei “ripostigli” del tuo animo palpitante,/ trepidante per Lui”oppure in amore/ vince chi fugge/ tu fuggi sempre, e io non vinco mai/ sono vinta, avvinta/del tuo Essere poco/ vigile, e attento al/ mio sentimento!…Gioie e dolori paiono procedere in armonia sulla stessa via stretta, per raggiungere i misteri dell’anima. Nelle sue opere lo sguardo è anche attento all’universo femminile.”Donare fra tante, unica nel suo (denudare) l’Essere, vicina a quello di tante donne, che indubbiamente, si ritrovano in alcune liriche, non sempre e solo, dal timbro amoroso ma, anche provocatorie e riflessive.”  

 

 

Rosa, benvenuta anche a te in questo piccolo salotto rifugio di amici che, hanno la poesia nel cuore. Anche a te è doverosa una domanda che amo, per far conoscere meglio anche ai lettori di questa rubrica i nostri ospiti. Dimmi, quando ti sei sentita per la prima volta poetessa?

 

Cara Rosalba, grazie di avermi ospitata in questo meraviglioso “rifugio” letterario. Mi sono sentita ispirata da bambina, quando avvertivo propensione  per  l’uso di termini  assonanti.

 

Tu stessa hai scritto: “quando la poesia è/ amore…/ i versi scendono/ dal cuore…”dimmi Rosa, cosa provi quando crei una tua lirica? E cosa non deve mai mancare in essa?

 

E’  vero,  l’Amore è il fulcro della mia ispirazione poetica, i miei versi scendono dal cuore, e nel cuore si riversano. In ogni lirica è “cantato” felice, infelice, ambito, realizzato, semplicemente sognato. Quello che, non deve mai mancare è il sogno ad occhi aperti, o nel sonno!

 

Restando in tema, mi sembra che il tuo rapporto con l’amore sia molto forte, e qualche volta è anche contrastato, ti va di spiegarci come lo vivi e come esso influenza le tue opere?

 

Il mio rapporto con l’amore è un legame che, mi stringe forte il petto, tenendo avvinghiato il cuore, facendolo palpitare  per un semplice ciao, o soffrire per un silenzio forzato o, voluto.

 

Quale tua poesia ti rappresenta meglio, insomma, quale ti sta più a cuore? Ce la fai leggere?

 

Quasi tutte le poesie che, ho scritto hanno un quid che mi rappresenta ma, una in particolare riassume la voglia di sognare… per incontrare l’amore.

 

Sognami

e, sognando

diamoci appuntamento

nel sonno, mentre ci

cerchiamo, toccandoci

con lo sguardo che, ti

supplica di continuare

a sognarmi…per

accorciare la distanza

 che ci separa!

Se mi scorgi, fermati

e, amami con l’intensità

del mare che,

riflette la mia immagine

confusa con la tua.

Ti prego, vienimi

Incontro, allevia le mie

pene, spezza le catene

che, mi tengono “avvinta”…

Riprendimi con te, mettimi

nel cuore, conserva l’ardore

come un peccato segreto,

stringimi forte da farmi male,

non lasciar solo l’animo

afferralo in volo, colma

il sogno lungo una vita

dammi la gioia senza

abbandonarmi più

nell’isola deserta!

 

 

Ogni poeta ha bisogno di un personale stato d’animo o di un particolare tipo di ambientazione per creare. Quale è il tuo?  Cosa ti spinge a scrivere in quel momento? Scrivi di getto o preferisci rielaborare i tuoi lavori? Insomma, immergici nel tuo mondo.

 

Indubbiamente, per scrivere versi è necessario trovarsi in una particolare situazione, o avere la predisposizione d’animo; a volte, mi sono destata perché in mente pullulavano parole bisognose di essere ordinate e, disposte su di un foglio … altre, ho avuto ispirazione in riva al mare ma, spesso, è avvenuto in un angolino della mia campagna, dove ho scritto liriche riguardanti i meravigliosi colori autunnali. Scrivo di getto, con qualche rielaborazione del testo.

 

La poesia è la tua passione, ma tu sei anche una brava scrittrice, mi piacerebbe però sapere a quale dei due mondi  senti  di appartenere.

 

Come hai ben delineato, la mia passione è la poesia  perché la identifico con quella amorosa ma, sono affezionata anche alla narrativa, in quanto nei libri ci sono “Io” con tutto il mio vissuto, il mio palpitare , soffrire, vivere. Sento di appartenere, con molta umiltà, al mondo della letteratura  in generale, cercando di approfondire le mie conoscenze.

 

Ti è mai capitato di scrivere aforismi?

 

Ho scritto e, continuo a scrivere aforismi sul sito letterario “pensieriparole”.Alcuni sono stati scelti ed inseriti nel volume “PensieriParole” 2010 per una fondazione Onlus , a sostegno della “Città della Speranza”

 

 Chi è il tuo autore preferito?

L’autore che ho sempre prediletto è il grande Leopardi che ha dato un’impronta al mio sentire,  senza trascurare scrittori della letteratura russa, quali Gogol’, Tolstoij, Dostoevskij ed anche francese, quali Dumas padre, Madame de Staël, Verne… amo il periodo romantico in generale.

 

Dunque Rosa, tu hai pubblicato sillogi poetiche e romanzi, ce ne vuoi parlare?  Ci vuoi dire quale di queste tue creature è la preferita e perché è più vicino al tuo cuore?

 

Ho pubblicato cinque sillogi poetiche e  libri di narrativa. Dei libri poetici , nonostante gli ultimi denotino più maturità ed, elaborazione, preferisco il primo dal titolo “Vola…Mi…nel cuore” perché è una specie di invocazione all’amato di poter spiccare il volo  nel mio cuore, per rimanere .Dei libri di narrativa  preferisco il secondo, dal titolo “Alla ricerca di me stessa” dove, come si evince dal titolo, sono alla ricerca affannosa di comprendere il mio essere sensibile, in un mondo di incomprensioni…

 

Secondo te, perché in ogni autore è forte il desiderio di vedere finalmente pubblicata una sua opera? Insomma, cosa ti ha spinto a pubblicare?

 

In ogni autore vi è la bramosia di vedere pubblicata almeno un’opera, forse come gratificazione per aver dedicato una vita allo studio delle “Humanae litterae” o, delle “sudate carte” come nel mio caso, ma anche il desiderio di poter dire un giorno, anch’io ho voluto lasciare un’impronta di me, qualsiasi possa essere il risultato.

 

Grazie a Facebook in particolare ed ai media in generale, dicono che il mondo della cultura sia stato influenzato, cosa pensi in proposito?  In senso più ampio, cosa pensi del panorama culturale  nel nostro paese?

 

Credo che Facebook abbia aperto una finestra nel mondo culturale degli emergenti o degli “emersi” sconosciuti, contribuendo ad uno scambio di opinioni, per arricchire la propria e, l’altrui cultura con stimoli a migliorarsi e, indagare  nonostante vi sia un modo di uniformarsi, a volte,  in negativo.

 

Oggi è un gran fiorire di concorsi letterari, anche questo credo sia stato influenzato dai media. Dimmi, tu ami partecipare e, se sì, ce ne parli?

 

Oggi è più facile farsi conoscere mediante concorsi letterari; vi è un gran fiorire di questi “certamina”, per cui bisogna fare un distinguo, senza affidarsi a quelli “pilotati” o, a pagamento, perché  non mettono in rilievo  gli autori meritevoli o, più idonei. Ho partecipato a dei concorsi indetti da riviste letterarie come “Orizzonti” e, a quelli  della Aletti Editore o, altri, del tutto gratuiti;  con una notevole selezione e,  con soddisfazione, sono risultata finalista o, anche vincitrice.

 

Siamo giunti alla conclusione di questa nostra chiacchierata sul salotto buono di ATUTTOTONDO, ti ringrazio vivamente della tua disponibilità ed anche a te porgo la consueta domanda finale.  Poetessa Rosa Cassese, c’è qualche domanda che avresti desiderato io facessi? Se si quale?

 

Penso che, mi hai fatto un’intervista interessante  per cui, l’unica domanda che vorrei porti è: come mai tra tanti bravi poeti ed autori, hai scelto me? Credo sia  l’affetto che ci leghi e la stima reciproca. 
Grazie, e buon lavoro

 

A cura di Rosalba Di Vona


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