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Pro Letteratura e Cultura

Il dittico poetico a due voci: "La luna e il faro" / "L'onda e lo scoglio" (Degli Ugonotti-Tolomeo)

25 Ottobre 2015, 00:31am

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

Alla vostra lettura un altro dittico poetico a due voci, stavolta creato dai poeti Teocleziano Degli Ugonotti e Giusy Tolomeo (già partecipanti in Dipthycha 2). 

Due miti di amori ancestrali per un meraviglioso dittico. Grato ai poeti, che credono nella nuova forma del dittico a due voci, tanto da crearne altri a loro volta.

Dal maggio 2010 ha ideato più di quaranta dittici poetici a due voci, alcuni anche senza mie poesie. Di questi particolari dittici poetici sono edite due Antologie su mio progetto e cura editoriale, il cui ricavato vendite è interamente devoluto ad AISM:

Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, cʼispira... (Photocity Edizioni, 2013).

Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c'ispira... (TraccePerLaMeta Edizioni, 2015).

E un terzo Volume è in preparazione.

 

Sì, creiamo dittici poetici a due voci, qualora individuassimo corrispondenze sonore, emozionali, di significanti in un'altra poesia dal tema simile, affinità elettive, oltre le distanze e il tempo, e così proporlo all'amico/a poeta o poetessa. Sì, infrangiamo questo cliché letterario sulla solitudine del poeta, come ho già fatto tante volte io creandone più di quaranta e due Antologie.
Viva il dittico poetico a due voci! 

Si prepara Dipthycha 3.

 

 

La luna e il faro

 

Cosa racconterà
la luna al faro
se non il canto delle sirene,
la profondità degli oceani,
gli orizzonti sconfinati
e la lucentezza degli astri,
i viaggi delle comete,
l'immensità dell'universo;
ogni sera,
per ogni istante,
nel transito notturno,
sussurrando l'eternità del loro amore
ai piedi dello stesso scoglio.

 

10 agosto 2014

 

Teocleziano Degli Ugonotti

 

 

L'onda e lo scoglio

 

E s’abbatte l’onda sullo scoglio...
Cos’altro potrebbe fare?
Lo scoglio aspetta da millenni
l’onda lo segue da più secoli.
Lo scoglio aspetta che il mare si agiti
l’onda vuole infrangersi senza catene...
Vede la roccia vi s’appoggia
la sente forte e coraggiosa
pensa: “Saprà custodire la mia schiuma”...
nel suo cuore, sotto il sasso.
Lo scoglio l’attende giorno e notte,
si lascia piano piano corrodere un pochino.
Diventa meno scoglio, meno sasso...
quell’onda cosa mai potrà cambiare?
L’onda arriva, s’infrange,
non chiede che lambire
il suo scoglio e, intanto...
passano i secoli
in un continuo andare e ritornare
in un abbraccio senza fine.
Lo scoglio è forte, l’onda leggera...

 

25 luglio 2011

 

Giusy Tolomeo, Davide e Betsabea, Albatros il Filo, 2012.

 

Gli autori delle rispettive poesie hanno dichiarato, sotto la propria unica responsabilità, di essere gli unici proprietari dei diritti sul proprio testo e che la pubblicazione su questo blog è consentita dietro la loro autorizzazione. La pubblicazione – in forma integrale o di stralci – non è permessa, in assenza del permesso dei rispettivi autori. L'immagine a corredo è inserita a fini esclusivamente culturali e non commerciali.

«Qual è lo spirito di un dittico poetico? Perché creare un dittico poetico a due voci?
Per trovare corrispondenze di significanti nei versi di due poesie di due poeti, accomunate dal tema simile, per trovare affinità elettive nella loro poesia, oltre le distanze e il tempo; quando ciò accade, si riesce ad ascoltare la voce della poesia che, va oltre la voce del singolo poeta, ed è stupore e meraviglia.»

Emanuele Marcuccio, dall'esergo a Dipthycha 2


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