26 marzo 2013-2023: Dieci anni del progetto poetico “Dipthycha” a cura di Emanuele Marcuccio
Il dittico poetico a due voci, nuova forma poetica da me teorizzata nel 2010 rivisitando il dittico poetico classico (solitamente formato da due poesie sullo stesso tema e di uno stesso autore) e che ho definito come una composizione di due poesie scritte da due diversi autori, indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica, che sta trovando tanti estimatori e non solo i quarantuno che con me hanno partecipato ai rispettivi quattro volumi antologici usciti tra il 2013 e il 2022 con la mia cura editoriale. Per la precisione di questi quarantuno solo quattro hanno partecipato fin dal primo volume e sono, in ordine di partecipazione, i cari poeti amici Silvia Calzolari con la quale è nato il primo dittico poetico a due voci, Giorgia Catalano, Maria Rita Massetti e Lorenzo Spurio che ha dedicato anche pagine di critica letteraria al progetto poetico “Dipthycha”. E oggi 26 marzo 2023 sono dieci anni del progetto poetico “Dipthycha”, era infatti il 26 marzo 2013 quando decisi di raccogliere in un volume i vari dittici a due voci realizzati a partire dal 9 maggio 2010, da quello con “Vita parallela” di Silvia Calzolari e “Telepresenza” del sottoscritto (dopo una falsa partenza del 9 marzo precedente, col senno di poi non c'era dittico a due voci, non c'era ditticità) e poi il 10 settembre 2013 uscì il primo volume di questa non solita serie antologica, ovvero «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito c’ispira...»
E quando penso che da due anni il dittico poetico a due voci è stato accolto tra le sezioni a concorso del caro Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, mi raggiunge un sentimento misto di gratitudine e di commozione più di un primo premio di poesia vinto, tra l’altro di primo premio ne ho vinto uno solo a un concorso internazionale nel 2015.
Grazie anche al poeta Antonio Corona per la gentile realizzazione di questa locandina che celebra il decennale di “Dipthycha”.
Buona poesia sempre per tutti noi!
Emanuele Marcuccio