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Pro Letteratura e Cultura

“Insieme con Lucia”, evento in memoria della maestra e poetessa Lucia Bonanni (1951-2024) il 14-3-2025

7 Marzo 2025, 14:54pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

 

Il prossimo venerdì 14 marzo, presso l’Auditorium di fronte alla biblioteca del Comune di Scarperia e San Piero a Sieve (FI), si terrà l’evento culturale “Insieme con Lucia”, in memoria della maestra, poetessa, critico letterario e saggista Lucia Bonanni (1951-2024) a due giorni dal suo 74° anniversario della nascita.

Lucia Bonanni nacque ad Avezzano (AQ) il 16 marzo del 1951. Maestra, poetessa, critico letterario, saggista e scrittrice di racconti, coltivò da sempre l’amore per la poesia e l’arte in genere. I primi riconoscimenti giunsero fin dalle scuole elementari. Agli inizi degli anni ‘60 la famiglia si stabilì definitivamente in Toscana dove avvenne la sua formazione intellettuale e sociale, che l’avrebbe accompagnata nel suo percorso di vita. La svolta che mise ordine alla sua produzione poetica, si manifestò durante una delle sue escursioni in montagna; con le mani che accarezzavano le nevi perenni della Marmolada, su un foglio qualsiasi, scrisse il frammento lirico che avrebbe dato l’avvio a tutta la sua produzione poetica successiva: “Il bianco e l’azzurro / si fondono / in un abbraccio immortale”. Si iscrisse ad associazioni culturali e furono anni densi di studio e di applicazione alla scrittura che l’avrebbero guidata a prendere parte a vari concorsi letterari. Il primo riconoscimento giunge nel 2006, con un terzo posto al Concorso “Raffaello Cioni” per la lirica “Trine brumali”, che scrisse in una mattina di novembre, osservando tra gli sterpi “filiformi ragnatele”. La sua poetica si arricchiva di nuovi contenuti e generi e, oltre alla poesia intimista, quella che prediligeva era la poesia civile, quella dedicata alle vicende umane, alla natura. Lesse con avidità gli autori del Novecento e si iscrisse a corsi di spagnolo per poter leggere gli autori anche in lingua originale. Si interessò anche ai poeti dialettali, ritenendo il dialetto la vera identità di un popolo, per questo amò in modo incondizionato l’idioma avezzanese e quello aquilano. Nel corso degli anni ha ricevuto attestazioni e lusinghieri consensi per le liriche presentate ai concorsi letterari, anche per quanto concerneva la scrittura di haiku. Non mancarono i primi premi per le liriche “Convento tra gli alberi”, “Geometrie di parole”, “Corpo di cariatide”, “Sera labronica”, “Dentro la città” e il diploma d’onore per la lirica “Come una malia”, dedicata al ridente borgo siciliano di Marzamemi (SR). Risale al 2012 e al 2013 la sua partecipazione al Concorso “Libri di-versi” e con Libreria Editrice Urso pubblicava le due sillogi poetiche «Cerco l’infinito» (2012) e «Il messaggio di un sogno» (2013). 
Dopo la lettura della raccolta di racconti «Ritorno ad Ancona e altre storie» (2012) di Lorenzo Spurio e Sandra Carresi, scrisse un commento critico, il quale sarebbe stato la pietra miliare per farla appassionare anche alla critica letteraria. Rimanendo affascinata dalla lettura della silloge di poesia «Neoplasie civili» (2014) dello stesso Spurio e dalla raccolta antologica «Dipthycha 2» (2015, su progetto e cura editoriale del poeta e aforista Emanuele Marcuccio), stilava due letture critiche, che molto la coinvolsero, anche emotivamente. Nel 2015 recensì la produzione poetica dello stesso Marcuccio partendo dall’analisi della silloge «Anima di Poesia» (2014), con il saggio breve “L’Anima di Poesia di Emanuele Marcuccio, dolce poeta” che le valse nell’ottobre 2016 una menzione d’onore al primo Premio PoetiKanten (Sezione B – Saggistica) di Firenze. 
Sempre nel 2015, in omaggio al poeta Federico García Lorca, nel 79° anniversario del suo assassinio, scrisse “Nel secco degli aranci” e ancora “Luogo di silenzio” per ricordare il poeta Renato Pigliacampo, poesie alle quali lo scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio ha dedicato ampie note critiche. 
Numerose sono state le pubblicazioni in antologia, tra cui: «Antologia tematica dello Yellow Reading Indossando la Poesia» (2014), «Borghi, Città e Periferie», «Risvegli: il pensiero e la coscienza» e «Mario Luzi» (2015), «Dipthycha 3» (2016), «Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca» (2020) e «Dipthycha 4» (2022). Nel 2015 Lorenzo Spurio la chiamò a far parte della giuria della seconda edizione del Premio di Letteratura “Ponte Vecchio” per la sezione dedicata alle recensioni librarie. La lettura del saggio breve “Sul mio fare e intendere poesia: una cronistoria” di Emanuele Marcuccio fu occasione per la Bonanni di stilare “Il mio modo di intendere la poesia: una lettera aperta”, in cui metteva in luce il suo modo di fare poesia e quel “connubio intimo” con la scrittura poetica, che fu espressione del suo cammino nella poesia nel tempo e nello spazio. Sempre nel 2015 lo stesso Marcuccio la accoglieva nel progetto di poesia “Dipthycha” selezionandola con varie liriche per il terzo volume di dittici a due voci e successivamente anche per il quarto. 
Nel novembre 2016 è risultata vincitrice del primo premio assoluto (poesia in lingua italiana) alla quinta edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi (AN); nella commissione di giuria figurava anche lo stesso Marcuccio che stilò la motivazione. 
Nel 2019 usciva con la monografia «Linee esegetiche attorno all’opera narrativa di Lorenzo Spurio», con la cura editoriale e un pensiero in esergo dello stesso Marcuccio. Sempre con la cura editoriale di Marcuccio nel 2021 ha dato alle stampe «Saggi Scelti. Volume I. I Classici», primo di un progetto di critica letteraria e saggistica in due volumi, il secondo dei quali, su autori contemporanei, vedrà la sua luce in forma postuma. 
Si occupò anche di arte fotografica, ricevendo svariati consensi in mostre e concorsi di fotografia. 
Nel 2025 postuma le viene dedicata la macrosezione “Poesia e critica letteraria” della XIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”.
Si è spenta all’età di settantatré anni dopo una lunga malattia a Scarperia e San Piero a Sieve (FI) il 9 luglio 2024.

Via Domenico Trifilò 2/B, San Piero a Sieve (FI)


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