"Lu Varvassuri non si prisintò" (Il barbassore non si è presentato), poesia in lingua siciliana, di Alessio Patti

9 Luglio 2015, 15:14pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

"Lu Varvassuri non si prisintò"
(Il barbassore non si presentò)
di Alessio Patti

Per la stesura de "Lu Varvassuri non si prisintò" mi sono ispirato ai quei "barbassori" altezzosi arroganti professori e primari di molti ospedali del sud che usano lasciare in completo abbandono i propri pazienti dopo averli rassicurati "a pagamento" della loro presenza nel corso di interventi chirurgici presso la struttura pubblica.
I barbassori, dominati dall'ambizione, altisonanti e garantiti dalla loro fama di super chirurghi, raccolgono uno dietro l'altro pazienti a pagamento per raggiungere, o addirittura superare, i "numeri" richiesti dal sistema sanitario a vanto del loro reparto ma a discapito della salute e della dignità dei loro pazienti.

Lu varvassuri non si prisintò

Comu chiarìa di lumi
esposti a lu ventu, spiccò
lu russu di lu sangu sparsu ’n terra
di lu debuli corpu di l’amuri.

L’Epifania di lu scantu
pigghiò lu vantaggiu,
cu puru provvisoria
e destinata a non durari.

Scurusi foru li chiarimenti
e di la malasanità lassati
li matri di lu sud
nta lu totali abbannunu.

Sangu, sangu scuru chi
si persi dintra li vìsciri
disiddirusi di vita e
nta lu pavimentu di na stanza
china d’animi e di lu chiantu
di na picciridda appena nasciuta.

Lu pusu era debuli e
non si puteva chiù aspittari…
ma ancora na vota lu varvassuri
non si prisintò. Lu so cori,
comu a chiddu di Pilatu,
si lavò li manu
rinnennusi non disponibili
a salvari e lassannu chi
la morti s’arrusicassi l’amuri,
mentri la scagghia di Diu,
di lu funnu di lu debuli cori d’idda,
luttava p’alluntanari l’orribili
Birserk: vestia sarvaggia e pazza!

Cheta custrinsi la vardata
avanti a lu chiù tintu duluri,
nto mentri chi idda mi taliava
e si fidava di mia.

Cu sforzu fici sgubbari
lu me spiritu pi stracanciari
stu nfernu nta ’n paradisu-amuri.

(Alessio Patti - Catania, 20 gennaio 2015)

Il barbassore non si è presentato

Come baluginii di candele
esposte al vento, risaltò
il rosso del sangue sparso
per terra dal debilitato corpo
dell’amore.

L’Epifania della paura
prese il sopravvento,
malgrado transitoria
e destinata a perire.

Elusive furono le giustificazioni
e della malasanità lasciate
le madri del sud
nel totale abbandono.

Sangue, sangue scuro che
si è perso dentro le viscere
anelanti di vita e
nel pavimento di una stanza
zeppa d’anime e del vagito
di una nascitura.

Il polso era debole e
non bisognava più indugiare…
ma ancora una volta il barbassore
non si è presentato. Il suo cuore,
come quello di Pilato,
si è lavato le mani
rendendosi non disponibile
a salvare e lasciando che
la morte divorasse l’amore,
mentre il frammento di Dio,
dal fondo del debole cuore di lei,
lottava per allontanare l’orribile
Berserk: bestia selvaggia e pazza!

Calmo s’impose lo sguardo
innanzi al peggior dolore,
intanto che lei mi osservava
e si fidava di me.

Con fatica feci sgobbare
il mio spirito per trasfigurare
quest’inferno in un paradiso-amore.

(Alessio Patti - Catania, 20 gennaio 2015)

L’autore della poesia ha dichiarato, sotto la sua unica responsabilità, di essere l’unicao proprietario dei diritti sul testo e che la pubblicazione su questo blog è consentita dietro sua autorizzazione. La pubblicazione – in forma integrale o di stralci – non è permessa, in assenza del permesso dell’autore.

Lettura e video dell'Autore

Iscriviti al Canale Telegram del nostro blog

Norme generali per collaborare al blog

net parade scambio banner

classifiche proletteraturacultura.com Clicca qui per verificare il tuo Codice Fiscale Net-Parade.it Snippet

Tutti i contenuti presenti in questo blog, ove non diversamente indicato, sono pubblicati sotto licenza Creative-Commons 4.0 Internazionale. La divulgazione dei contenuti presenti su questo blog ha fini esclusivamente culturali e non commerciali. I diritti (Copyright ®), ove esistenti, sono riservati ai legittimi proprietari. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità e non si può quindi considerare un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7-03-2001. Tutto il materiale qui pubblicato, tranne diversa indicazione, è proprietà intellettuale dell'Autore. Come tale non può essere riprodotto, tutto o in parte, senza preventivo consenso dell'Autore stesso.
Pro Letteratura e Cultura di Emanuele Marcuccio è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at proletteraturacultura.com/
Privacy Policy