"Storie stroncate" / "Urlo", dittico poetico di Monica Fantaci ed Emanuele Marcuccio
Storie stroncate / Urlo (Dittico poetico[1] di Monica Fantaci ed Emanuele Marcuccio)
Storie stroncate
(di Monica Fantaci)
Fango vidi
sparso con le mitragliatrici,
bombe ed omicidi,
perché questo disprezzo,
perché non amare,
perché è da pagare questo prezzo?
La società rotola,
si schianta sugli affari,
pagine di criminalità
la giustizia qua non ci sta,
fogli di quaderno
e pagine di libri
si rincorrono nel cielo,
queste storie stroncate
durante la scrittura.
Fermare l’odio e la sua potenza,
l’amore vuole la vita,
l’odio vuole la morte
e d’amore c’è urgenza.
(19/5/2012)
È stato l’urlo di dolore risuonato negli occhi pieni di lacrime di Rosaria Costa, vedova dell’agente di scorta Vito Schifani, che mi ha ispirato la scrittura di “Urlo”. Quell’urlo di dolore risuonato nei suoi occhi, durante quel discorso forzato e di circostanza ai funerali di stato.
Urlo
(di Emanuele Marcuccio)
Dolore immenso e aspro,
dolore orrendo negl’occhi
della supplice gente,
pietà, giustizia;
urla di uomini prostrati,
nei cuori esplode la rabbia,
l’ira negl’occhi,
nei volti piagati,
grondanti sangue
d’amaro lutto;
scossi nel cuore,
rimossi dal silenzio
tanto a lungo profuso.
Grida di sangue risorgono
dalla città morente,
risorge
l’umano spirto di reazione:
non più vili,
non più noi chini,
non più.
Affrontiamo con forza,
ricordiamo i passati lutti,
giammai dimenticati,
sempre vivi,
mai morranno,
rimarranno sempre
nei nostri cuori dolenti e angosciati,
nei nostri cuori straziati dal dolore,
colpiti, schiantati.
Ma ora, un alito di speranza
quasi ci squarcia il cuor,
una luce soffusa d’amore
c’investe, c’innalza, ci esalta;
il riso dell’aurora rifulge:
mai morranno,
resteranno sempre
nei nostri cuori,
imploranti giustizia,
imploranti pietà.
(23/5/1993)
(Edita in Emanuele Marcuccio, Per una strada, pagg. 33-34, SBC Edizioni, 2009, pp. 100)
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[1] Dittico poetico in quanto ognuno ha scritto la propria poesia, non c'è stata alcuna collaborazione, c'è solo il tema comune, ecco perché dittico poetico e non duetto o poesia a quattro mani. Questo dittico, insieme a tanti altri, sarà prossimamente pubblicato nel Volume antologico Dipthycha, prima antologia da me ideata e diversa da tutte le altre.