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Pro Letteratura e Cultura

Emanuele Marcuccio su «La riva in mezzo al mare» di Monica Fantaci, TraccePerLaMeta, 2012

29 Giugno 2013, 12:22pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

SCHEDA DEL LIBROhttp://blogletteratura.files.wordpress.com/2012/11/cover-front.jpg

 

 

Titolo: La riva in mezzo al mare

Autore: Monica Fantaci

Prefazione: a cura di Lorenzo Spurio

Quarta di copertina: a cura di Salvuccio Barravecchia

Casa Editrice: TraccePerLaMeta Edizioni, 2012

Collana: Indaco – Butterfly (poesia)

ISBN: 978-88-907190-2-8

Pagine: 49

Costo: 9 €

 

 

Dopo la lettura de La riva in mezzo al mare ho scritto questo aforisma.
«La riva  è metafora non solo della poesia e della musica ma di ogni arte in genere e, questa “riva” ci è compagna in mezzo al mare della vita che, come il mare, può essere calma o agitata.»
In questa opera prima di Monica Fantaci è palpabile l’amore della poetessa per la natura e l’arte, anzi, dalla lettura si può affermare che questo costituisca un binomio quasi imprescindibile.
L'autrice, infatti, oltre a organizzare numerosi eventi culturali, è vicedirettrice di una rivista on-line di letteratura e che prende il nome proprio dalla poesia omonima, pubblicata nel libro: “Euterpe”, secondo la mitologia greca è la musa della poesia e della musica, come ben scrive Monica “Euterpe musa / racchiude l’arte / che non poco si usa.”
Tra le arti, infatti, oltre alla poesia, la Fantaci ama la musica, specialmente la grande musica, cosa che viene sottolineata nella poesia “Grandezze…”, in cui verso la fine vi è un omaggio all'epigrafe che adorna l’architrave del portico del Teatro Massimo di Palermo, anzi, penso che tutta la lirica tragga ispirazione dalla famosa epigrafe: «L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire ».
L’amore per la musica viene sottolineato anche nella poesia “Le risate della musa”, in cui viene esposto lo speciale rapporto della poetessa che ha da sempre con la musica e la natura.
Molto significativa è la poesia “Circo…”, in cui viene affrontato il dramma degli animali maltrattati nei circhi, e negli ultimi versi quel “tendone” diventa metafora della scena politica odierna: “davanti al tendone / con decisione / e coraggio / c’è gente che / vuole la trasparenza / e la libertà / come garanzia.”
Non manca la poesia più specificatamente amorosa, tra cui svetta su tutte per la bellezza emotiva dei versi “Nei miei occhi”, in cui abbiamo un incontro, un abbraccio di sguardi tra l'amata e l'amato.

 

Emanuele Marcuccio
(Poeta, aforista)1

 

 

1 La massima parte di questo intervento è stata pronunciata "a braccio" dallo stesso Emanuele Marcuccio, durante la presentazione della silloge, tenutasi a Palermo (a Palazzo Steri) il 15 giugno 2013.

Da sinistra Emanuele Marcuccio, Lorenzo Spurio, Monica Fantaci, Pierangela Castagnetta, Salvuccio Barravecchia

Da sinistra Emanuele Marcuccio, Lorenzo Spurio, Monica Fantaci, Pierangela Castagnetta, Salvuccio Barravecchia

Palermo, Palazzo Steri, 15 giugno 2013: Presentazione de «La Riva in Mezzo al Mare» di Monica Fantaci (Edizioni TraccePerLaMeta, 2012). Relatori: Lorenzo Spurio e Salvuccio Barravecchia. Sono intervenuti: Emanuele Marcuccio e Pierangela Castagnetta.


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