“Figlio solo di Barbagia”, poesia di Lorenzo Spurio – Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC
Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC
(Poesia)
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FIGLIO SOLO DI BARBAGIA[1]
(di Lorenzo Spurio)
La luna nuotava fra tenui vapori, circondata di un’immensa aureola d’oro sbiadito, qualche cosa di misterioso era nell’aria.[2]
Recalcitrante il passo che mi condusse
alla pena delle mura strette e silenti;
ritorno ora – suono di lama ampia e
fiato lieve di corbezzolo – ad assistere
ai cicli eterni della luce; uomo libero
e cupo – nel fondo del cuore inabissato;
amo te, donna d’altri, unisco il fervore
della natura che m’avvinghia – ho sentito
il vento dei pertugi che dilegua, il lembo
ridente del mirto ha solleticato questa
strada mia. Mio figlio – acqua che t’ho dato
è uomo di roccia, vagherà convinto
la Barbagia di rancori e argilla rinata.
Pregherò per te – creatura della terra
feconda, sprizzo d’anima d’un cuore figlio,
lentisco di gemma dissolta dall’ombra
sotto lapidi di vento che si sormontano.
3 febbraio 2022
Il presente post con poesia di Lorenzo Spurio, si inserisce all'interno dell’iniziativa lanciata da questo blog denominata “Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC” il 18 dicembre 2021 dopo l’adesione del curatore del blog Emanuele Marcuccio al comitato celebrativo dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, costituito dalla Enciclopedia poetica online WikiPoesia il 10 dicembre 2021. È possibile trovare tutte le informazioni per partecipare al contest letterario dedicato a Grazia Deledda con scadenza prorogata al 10-12-2022, andando sul blog a questo link.
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Poesia pubblicata su autorizzazione dell’autore Lorenzo Spurio che ha dichiarato, sotto la propria responsabilità, di essere proprietario dei diritti sull’opera e che la pubblicazione su questo blog è consentita dietro la propria autorizzazione. La pubblicazione – in forma integrale o di stralci – senza corretta attribuzione non è consentita, in assenza del permesso dell’autore.
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Lorenzo Spurio (Jesi, 1985), poeta, scrittore e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato Neoplasie civili (2014), La testa tra le mani (2016), Le acque depresse (2016), Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (2016; 2020), Pareidolia (2018) e Il restauro delle linee (2021). Ha curato antologie poetiche tra cui Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016, 2 voll.) e Sicilia: viaggio in versi (2019). Per la narrativa ha pubblicato tre raccolte di racconti. Intensa la sua attività quale critico con la pubblicazione di saggi in rivista e volume, tra cui le monografie su Ian McEwan e il volume Cattivi dentro: dominazione, violenza e deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018). Si è dedicato anche allo studio della poesia della sua regione pubblicando Scritti marchigiani (2017) e La nuova poesia marchigiana (2019). Tra i suoi principali interessi figura il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca al quale ha dedicato, oltre una plaquette poetica, la curatela Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca (2020) e un ampio saggio sulla sua opera teatrale, tutt’ora inedito e tiene incontri tematici. Ha tradotto dallo spagnolo racconti di César Vallejo, Juan José Millás e una selezione di poesie di Niní Bernardello, Julio José Leite, Anahi Lazzaroni e di Dina Bellrham, quest’ultime confluite in Le iguane non mi turbano più (2020).