La solitudine in poesia vista attraverso l’immagine del volatile: “il passero solitario” di Leopardi, il gabbiano Jonathan Livingston e l’albatro, a cura di Giuseppina Vinci
Grande fascino desta il primo verso ‘’d’in su la vetta della torre antica’’ la vetta, le altezze, si allungano verso il cielo, come guglie di una cattedrale che si elevano verso l’infinito, altri spazi, altri mondi; colui che sta su una vetta non può non essere che diverso dagli altri, colui che ha desiderato raggiungere la vetta aspira a una vita differente perché è differente, aspira all’infinito, a una esistenza ‘’elevata’’.
Continua a leggere al link in basso...