Fotografare con l'anima, di Simone Magli. Una nota alla sua visione della fotografia
Fotografare con l’anima
Di Simone Magli
Ogni giorno scendo in strada e vado letteralmente a caccia di immagini, noto sempre qualcosa di nuovo, anche se mi trovo a percorrere la solita strada: è questa una delle magie dell’arte fotografica. “Vedere è tutto” amava ripetere Henri Cartier-Bresson, nelle preziose interviste che ha lasciato in eredità. Io aggiungerei che “La fotografia è l’architettura dello sguardo” e che “La profondità dello sguardo è senza dubbio la miglior lente per un fotografo”. Oggi si punta troppo sulla tecnica fotografica e sugli accessori della fotocamera, a me basta uno smartphone di fascia media per raccontare al meglio le scene del mio quotidiano. Ovviamente per certi generi, per adesso, penso ad esempio al ritratto, serve ancora una reflex, dipende dai bisogni, a me va bene così per adesso, senza contare che il comparto fotografico montato sugli smartphone si sta potenziando sempre più. Ho cominciato a fotografare qualche anno dopo la mia consacrazione alla poesia e all’aforisma, non ricordo bene quando, è comunque una passione che pratico in parallelo e ultimamente la accoppio con l’aforisma, talvolta con la poesia, perché insieme acquistano forza comunicativa. A differenza della mia attività letteraria, quella fotografica vanta un curriculum meno importante, sono conosciuto soprattutto sui social, in particolare Instagram, dove ho vari account, fra i quali i più seguiti sono estasivisive, dove posto le foto di strada con uno o più soggetti umani o animali in cornice e nonstopminimal, dove invece inserisco colorate composizioni di dettagli urbani.
Ho esposto in qualche mostra nella mia città, Pistoia. Ho all’attivo quattro mostre fotografiche personali, fra cui la più recente, Verso la nazione delle piante, presso i Magazzini del Sale del Palazzo Comunale di Pistoia, all’interno del Performance Art Festival 6, introdotto dal neurobiologo Stefano Mancuso (dicembre 2019) e due collettive, fra le quali Artisti per Pistoia Capitale italiana della cultura 2017, presso Atrio del Palazzo Pretorio, Tribunale di Pistoia (settembre 2017). Collaboro con la rivista online La Voce della Montagna e col notiziario online PistoiaSette.
Come nella poesia, bisogna essere guidati dalla meraviglia e dallo stupore per praticare l’arte fotografica e applicarla al proprio modo di vivere. Mi piace ripetere che scatto foto per offrire occasioni di riscatto alla banalità. La fotografia mi ha insegnato (e ogni giorno continua a farlo) a dare importanza ai soggetti che si svelano solo a uno sguardo attento, rivelando speranza, bellezza, talvolta miracolo e salvezza.
Simone Magli
Pistoia, 13 agosto 2020
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