Recensione di Laura Vargiu (con proprio haiku in esergo) a «Chiaroscuro», raccolta di novelle di Grazia Deledda – Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC
Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC
(Recensione)
Chiaroscuro: non solo romanzi
Recensione di Laura Vargiu a Grazia Deledda, Chiaroscuro, Ilisso, Collana Scrittori di Sardegna,
Nuoro, 2004, pagine 184
sibila il vento
fra le tremule canne –
sorte di uomini
(Laura Vargiu)
Pubblicata da Treves nel 1912, la raccolta di novelle Chiaroscuro di Grazia Deledda, che appartiene a una fase di notevole e intensa produzione della scrittrice nuorese, si presenta ancora oggi al lettore particolarmente suggestiva e molto ben assortita.
A parte Chiaroscuro, che dà il titolo al libro, e pochi altri, la maggior parte dei testi racchiusi tra queste pagine brilla per l’incanto della trama e l’alta qualità di una prosa che scivola spesso in un lirismo degno di nota per davvero. Attraverso un realismo sociale di non poco conto e una introspezione psicologica dei personaggi a tratti inquietante, la scrittura deleddiana si popola, proprio come accade nei suoi grandi romanzi, di una umanità molto variegata: nobili e miserabili, padroni e servi, giovani e vecchi, illusi e disincantati dalla vita.
Piccole storie che potrebbero aver avuto luogo ovunque tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, poco importa che gli scenari siano quelli isolani del nuorese, immortalati dall’autrice pure nelle sue opere più celebri e di più ampio respiro. Non soltanto romanzi del calibro di Cenere (1904), Canne al vento (1913) o La madre (1920), giusto per citarne alcuni tra i più conosciuti e apprezzati dal pubblico, le sarebbero dunque valsi il Premio Nobel per la letteratura nel 1926, ma l’intera vastissima produzione letteraria di cui fanno parte a pieno titolo anche centinaia di novelle, genere di componimento a cui la Deledda si dedicò con assiduità per tutta la propria vita; la lettura di questi brevi componimenti, in generale, risulta piacevole e il libro in questione può ben essere considerato un classico.
Tra i titoli contenuti nella raccolta Chiaroscuro, si segnalano “Le tredici uova”, “Un grido nella notte”, “Il cinghialetto”, “La cerbiatta” e, in modo particolare, “La porta chiusa”.
Laura Vargiu
Il presente post con recensione e poesia (haiku) in esergo di Laura Vargiu inviatoci il 9 dicembre scorso, si inserisce all’interno dell’iniziativa lanciata da questo blog denominata “Contest Letterario online Grazia Deledda 150 – PLC” il 18 dicembre 2021 dopo l’adesione del curatore del blog Emanuele Marcuccio al comitato celebrativo dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, costituito dalla Enciclopedia poetica online “WikiPoesia” il 10 dicembre 2021 che inaugurava l’Anno Deleddiano. I termini per partecipare al contest deleddiano sono scaduti il 10 dicembre 2022, giorno di conclusione dell’Anno Deleddiano.
Recensione con poesia (haiku) in esergo pubblicate su autorizzazione dell’autrice Laura Vargiu che ha dichiarato, sotto la propria responsabilità, di essere proprietaria dei diritti sulle stesse e che la pubblicazione su questo blog è consentita dietro la propria autorizzazione. La pubblicazione – in forma integrale o di stralci – senza corretta attribuzione non è consentita, in assenza del permesso dell’autrice.
Laura Vargiu (Iglesias, SU, 1976), laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Cagliari con una tesi in Storia e istituzioni del mondo musulmano, è presente con poesie e racconti in numerose raccolte antologiche nazionali. Vincitrice del Premio Letterario “