“Alla piccola Valeria nel Rio Grande”, poesia di Lucia Bonanni
ALLA PICCOLA VALERIA NEL RIO GRANDE
Dentro una maglia troppo stretta
insieme al tuo papà
volevi andare lontano.
Però, dopo le miglia percorse,
il valico di libertà
era precluso.
Nel tumulto del Rio Grande
non un’acqua viva
ha abbracciato desideri e speranze
ma fiotti di fango
che in un canneto vi ha portati riversi.
Muti
hai lasciato i tuoi peluche
a guardare quel colore ambiguo
di fiume che, infido serpe,
ha trangugiato
la tua allegria e le tue onde di danza.
Il Tempo è signore di tutto.
Con fragore di tuono sosta
nell’animo e trattiene ricordi.
Ci sarà il piccolo Aylan
a darti la mano sul Ponte Arcobaleno
e finalmente potrai vedere l’azzurro.
Muta Cronos
in grovigli d’ombre
la sfacciata pantomima dei potenti.
27 giugno 2019
Lucia Bonanni
Ho letto una bella, scolpita e commossa poesia: ogni verso è uno sbalzo lapidario e potente.
Ho visto quella foto, i due corpi riversi con il papà e la figlioletta avvolti in un tessuto che doveva essere una maglietta... non ci sono parole, è straziante, solo la poesia in qualche modo può sublimare una tale vista... una poesia come quella di Lucia Bonanni che qui leggiamo, che faccia riflettere anche i potenti che si aggirano per il mondo in una "sfacciata pantomima".
Emanuele Marcuccio
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