È uscita «Pareidolia», nuova silloge di poesia di Lorenzo Spurio - Segnalazione libro
Segnalazione Libro
È uscito il nuovo libro di poesie del marchigiano Lorenzo Spurio, già autore nel 2016 di un apprezzato lavoro poetico celebrativo sul poeta spagnolo Federico García Lorca. La nuova opera, con prefazione della poetessa romana Michela Zanarella, si intitolata Pareidolia ed è pubblicata per i tipi di The Writer di Morano Principato (CS).
Le varie liriche che compongono l’opera sono state organizzate dall’autore in quattro sezioni che seguono un esergo rappresentato da una scelta di versi di Valerio Magrelli tratti dalla silloge «Aequator Lentis». La partizione del libro è funzionale per permettere al lettore di intraprendere un dato percorso; si parte dalla sezione “Affossamenti” nella quale l’unicum diviene l’acqua quale mezzo periglioso di spostamenti e sciagure ma anche metafora di penuria e abbandono. Tema che viene in un certo modo ripreso e ampliato rispetto alla precedente silloge di Spurio, «Le acque depresse» (2016), che si apriva con un’importante citazione di Ramon Gomez de la Serna che diceva: “L’acqua non ha memoria. Per questo è così limpida”. Si prosegue con poesie che racchiudono momenti di urto e vendetta, lotta e ferita, attorno alla sotto-sezione delle “Ecchimosi”: segni distinguibili di un passato traumatico. Si passa, così, alla terza sezione, “Dedicatio”, che raccoglie poesie e colloqui con poeti (ma non solo) più o meno celebri, approfonditi e significativi per il percorso culturale dell’autore. Versi sussurrati, richiami evocativi e preghiera laica. Tra di esse, poesie ad Amelia Rosselli, Federico García Lorca e Antonia Pozzi. Poeti che – pur in modi differenti – hanno avuto un percorso esistenziale fragile culminato in una fine dolorosa e improvvisa. A chiudere l’opera è la sezione eponima “Pareidolia”: visioni e colloqui con l’assenza, riflessioni sull’esistenza, elucubrazioni ed osservazioni del mondo interiore, campo di inquietudini e di acume critico che viviseziona il vissuto.
Nell’intervento critico che apre la silloge «Pareidolia» Michela Zanarella ha osservato che “La scrittura di Spurio è sempre in movimento, l’autore sperimenta con curiosità, osserva il mondo e non lascia che le cose accadano, si ferma, pensa e cerca di dare il suo punto di vista con la massima sincerità. C’è nella sua scrittura il pregio di saper creare sequenze visive, il suo è un lavoro attento e ben calibrato che lascia intendere studio, approfondimento, un impegno per rendere sempre più originale lo stile. Nelle sue visioni poetiche l’autore riconosce contatti con la realtà suprema, allaccia coincidenze, senza forzare mai quel percorso creativo che gli consente di narrare in versi l’invisibile”.
Il volume è arricchito anche da un approfondimento esegetico del poeta e critico letterario Nazario Pardini e da una nota di lettura del poeta Elvio Angeletti.
Informazioni bibliografiche
Titolo: Pareidolia
Autore: Lorenzo Spurio
Genere: Poesia
Prefazione: Michela Zanarella
Nota di lettura: Nazario Pardini
Commento: Elvio Angeletti
Editore: The Writer
Anno: 2018
ISBN: 9788899627560
Pagine: 120
Lorenzo Spurio (Jesi, 1985) per la poesia ha pubblicato Neoplasie civili (2014), Le acque depresse (2016) e Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (2016). Ha curato varie antologie poetiche tra cui Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016). Per la narrativa ha pubblicato le raccolte di racconti Ritorno ad Ancona e altre storie (2012), La cucina arancione (2013), L’opossum nell’armadio (2015) e Le due valigie e altri racconti (2018). Per la critica letteraria si è occupato prevalentemente di letteratura straniera e ha pubblicato Jane Eyre, una rilettura contemporanea (2011), La metafora del giardino in letteratura (2011), Cattivi dentro. Dominazione, violenza e deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018) e vari saggi monografici in volume sull’autore anglosassone Ian McEwan. Si occupa di studio della poesia e ha pubblicato una monografia sull'autore Emanuele Marcuccio Un infaticabile poeta palermitano d'oggi: Emanuele Marcuccio (2013), La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi (2015) dove ha raccolto numerose interviste a importanti poeti italiani del nostro periodo e Scritti marchigiani (2017). Vari suoi saggi e contributi sono presenti in collettanee, volumi antologici e edizioni critiche.
Autore dello spazio internet Blog Letteratura e Cultura, nel 2011 ha fondato la rivista online di letteratura «Euterpe». È presidente della Associazione Culturale Euterpe di Jesi, Socio Corrispondente dell’Accademia Cosentina, Presidente del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi, Presidente di Giuria in vari premi letterari. Numerosi i riconoscimenti ricevuti sia per la poesia che per la critica letteraria. Con le sue sillogi è risultato più volte finalista al Premio di Letteratura Camaiore.
È possibile vedere quello che non c'è? Scorgere forme o presenze sconosciute nelle cose? Questa tendenza o capacità di percepire si chiama pareidolia: è un'attitudine spontanea che spesso non ...
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