È uscito «Splendore e scomparsa del regno di Biarmia», saggio di Martti Haavio
Comunicato Stampa
«Tra le dimore nordiche degli antichi finni, la prosperità della Biarmia destò tra gli indomiti vichinghi interesse e una curiosità quasi compulsiva. Partirono alla ricerca dei tesori di quella terra mitica e lontana che, ben presto, ispirò leggende e racconti nei quali, a ogni passo, guerrieri valorosi affrontano draghi, troll e creature misteriose...»
Adolf Ivar Arwidsson
Sulle spedizioni vichinghe in Occidente sappiamo molto, ma è meno noto quanto le rotte verso le terre più estreme e arcane del Settentrione abbiano nei secoli catturato l’interesse e stimolato la fantasia degli scandinavi e di tutti i viaggiatori. Nell’890 l’avventuriero Óttar di Hálogaland consegnò a re Alfredo il Grande le proprie memorie: con la nave e il suo equipaggio l’esploratore, costeggiando il Finnmark, era giunto al Mar Bianco, presumibilmente fino alla foce della Dvina Settentrionale, dove aveva visto coste sorprendentemente prospere e terre mirabilmente coltivate, ed era entrato in contatto con i Beormas, popolo «tanto ostile quanto civile» che parlava una lingua affine a quella dei vicini lapponi. In un’epoca nella quale mito, desiderio di scoperta e interesse economico si tendevano la mano, la cosiddetta Bjarmaland divenne presto una meta ambita per pionieri, mercanti e predoni. Starkaðr gamli, Ragnar loðbrókr, Þorir hundr sono solo alcuni degli avventurieri che partirono per il nord, accecati dalla ricchezze dei “finni d’Iperborea”.
Martti Haavio
Collana: Bifröst Anno: 2015 Edizione: brossura Pagine: 342 Prezzo: € 18,00
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Martti Haavio (Temmes 1889 – Helsinki 1971) è stato una tra le figure di maggior spicco nel panorama accademico finlandese del Novecento. Studioso di mitologia e folklore, storico delle religioni, poeta sotto lo pseudonimo di P. Mustapää, membro del movimento letterario Tulenkantajat, durante la sua lunga carriera si è occupato del rapporto tra mitologia e tradizione orale baltofinnica affrontandone i nodi irrisolti con un approccio fenomenologico e comparativistico. Tra i saggi di maggior successo ricordiamo Suomalaisen muinaisrunojen maailma(“Il mondo degli antichi runot finlandesi”, 1935), Piispa Henrik ja Lalli. Piispa Henrikin surmavirren historiaa (“Henrik di Uppsala e Lalli. Storia del ciclo lirico sull’uccisione del vescovo Henrik”, 1948), Väinämöinen: Suomalaisten runojen keskushahmo (“Väinämöinen: figura centrale della poesia balto-finnica”, 1950),Kirjokansi. Suomen kansan kertomarunoutta (“Il coperchio variopinto. La lirica descrittiva del popolo di Finlandia”, 1952), Karjalan jumalat. Uskontotieteellinen tutkimus (“Gli dèi di Carelia. Per uno studio di scienza delle religioni”, 1959). |
Splendore e scomparsa del regno di Biarmia. Martti Haavio
Tra le dimore nordiche degli antichi finni, la prosperit della Biarmia dest tra gli indomiti vichinghi interesse e una curiosit quasi compulsiva. Partirono alla ricerca dei tesori di quella terra ...
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