La Poesia: "Vola alta, parola" di Mario Luzi
Vola alta, parola1
(di Mario Luzi)
Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacché talvolta lo puoi – sogno che la cosa esclami
nel buio della mente –
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza...
La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza?
Un'ode alla parola che si fa poesia in "quel celestiale appuntamento", così il maestro ci insegna che in ogni poesia deve esserci il nostro essere trasfigurazione del proprio vissuto ("senza il caldo di me/ o almeno il mio ricordo").
Emanuele Marcuccio
1 Mario Luzi, Per il battesimo dei nostri frammenti, Mondadori, Milano, 1985.
"È incredibile ch'io ti cerchi in questo o in altro luogo della terra dove è molto se possiamo riconoscerci. Ma è ancora un'età, la mia, che s'aspetta dagli altri quello che è in noi oppure no...