"Tanto gentile", dalla «Vita Nova» di Dante Alighieri
Tanto gentile1
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
1 Dante Alighieri, Vita Nova, XXVI.
L'immagine riproduce un dipinto di Henry Holiday raffigurante l'incontro tra Dante Alighieri e Beatrice Portinari lungo le rive dell'Arno (olio su tela, 1883, Walker Art Gallery).
Tanto gentile e tanto onesta pare
Tanto gentile e tanto onesta pare è un sonetto di Dante contenuto nel XXVI capitolo della . Il sonetto fu composto prima del presagio che Dante ebbe sulla morte di Beatrice. Posto nel cuore della ...
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