Saggio poetico di Stefano Bardi su «Composita solvantur» di Franco Fortini
Giovani, infettati sorrisi sociali
Sulla poesia etico-sociale di Franco Fortini
Saggio poetico di Stefano Bardi
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A Daniele Cargnino, che possa diffondere Gesù nella sua Famiglia, come immersione nel mare detto amore, compassione e solidarietà, poiché franchi porti per interiori nebbie depressive dalle carnali emarginazioni.
A Daniele Cargnino, come sacro manto per i suoi Genitori e i suoi Nipoti.
A Daniele Cargnino, come candida carezza Eucaristica, che sappia curare, medicare e cicatrizzare terrene ferite dei Nipoti, con il purpureo amore della Beata Vergine Madre Maria. Possa Daniele Cargnino, sempre illuminare l’esistenziale cammino terreno-spirituale, per i Nipoti.
A Daniele Cargnino, che possa sempre purificare le aspre lacrime dei Nipoti e dei suoi cari Genitori.
A Daniele Cargnino, che possa sempre mutare il suo dolore come eucaristico vino per curare, medicare, cicatrizzare, purificare e convertire, altrui lebbrose lacrime spirituali. Possa Daniele Cargnino, essere sempre calorosa spalla, coccolante abbraccio e elisiaco sorriso, per tutto il mondo LGBTQI. Possa Daniele Cargnino, essere esistenziale porto verso indigenti mani, e, spirituale rifugio, per emarginate carezze sociali. Possa Dio, con la Beata Vergine Maria e il figlio Gesù Cristo, proteggere tutta la sua Famiglia, fino alla fine. Dio, è Luce, Amen.
Giovani, Mesagne, Sacra Corona Unita. Giovanile criminalità, minorenne-maggiorenne, che diffonde prepotenze, cupidigie e lussurie per partorire inquinati soldi. Denari sporchi, come illeciti lavaggi economici dello spaccio di droga e uso di Facebook, come difesa degli affetti e dialogo esterno con ergastolani, ma soprattutto, come diffamanti calunnie verso pentiti/collaboratori di giustizia. Cellino San Marco, ovvero casolari mezzadri trasformati, come illegali magazzini di cocaina, eroina, marijuana e armi truccate, per raid contro attività commerciali. Raid verso attività commerciali e contadini per illegali cessioni mezzadre delle campagne, alle locali famiglie mafiose appartenenti alla Sacra Corona Unita. Droga, armi e luoghi per contrabbando di sigarette, falsificazione della produzione vinicola, prostituzione italo-straniera, controllo dei pozzi e avvelenamento acquiferi, per tutti coloro che non stanno agli ordini. Giovani, Napoli e Provincia, Camorra. Fanciullesca mafiosità, questa, ovvero povertà sociale ed economica aggredente ricchi figli benestanti, poiché simboleggianti lo sfruttamento sociale, morale, economico, politico e lavorativo degli onesti padri indigenti. Povertà, come disoccupazioni e abbandoni scolastici, ovvero rapine, contraffazioni e baby-gang che rappresentano le autostrade, per l’ingresso nella Camorra. Puerili criminalità mafiose, come cocaina, eroina e crack. Droga e Facebook per nuove affiliazioni (emoticon siringa), sostegno ergastolani (emoticon catene) e orazione funeraria (emoticon leone), ma anche champagne e rolex dorati perché simboleggianti potenza dei clan e minacce verso altri clan rivali. Giovani, Falconara Marittima (Rocca Priora, Fiumesino, Villanuova), clan sinti degli Spinelli. Giovani mafiosi, come droga, estorsioni, prostituzione e accattonaggio con brutali aggressioni fisiche verso tutti coloro, che non si sottomettono al loro potere. Giovani, come malati sorrisi sociali dai lebbrosi baci emotivi, ovvero Composita solvantur del poeta Franco Fortini (Firenze, 1917-Milano, 1994).
Malati sorrisi, ovvero accecati sguardi dagli abbaglianti riverberi illuminanti inchiavati baci spopolati, poiché potenti fragilità fraterne. Compassionevoli debolezze, anzi, ancestrali struggimenti danzanti con teneri volti dalle sanguigne lacrime, per mascherarsi di false misericordie esistenziali e ambigue vacuità interiori. Incrostati pianti, sotto forma di argillose piogge fratricide, che si oscurano da insensibili abbracci ed esistenziali schegge emarginate, poiché estranei affetti cadaverici. Esanimi amorevolezze, come primaverili venti battesimali lacerati da depravati schiaffi e raffreddati canti rabbiosi, ovvero emorragiche ansie costipate. Tremolanti canti, anzi pianti, che partoriscono vacue parole emotive dalle ingenue quieti, poiché tradite da estasianti riflessi. Aulici bagliori, ovvero miti convivialità, che umidamente si feriscono con disperati risi carnali e depresse labbra suicide. Giovani, Composita solvantur, come bacio dagli ultraterreni respiri cicatrizzanti figliali rimorsi dalle malinconiche carezze, poiché eterno canto spirituale, ovvero “La mamma” di Domenico Modugno. Materno bacio, come dato dalla Beata Vergine Maria esorcizzante vacue lacrime popolate da soffocanti rancori, ovvero lauda “Ave Maria” di Albano Carrisi. Mortali asti, come calorose rimembranze figliali avvelenate da melmose lussurie sociali, sputate da ambigui cieli artificiali e stuprate con avidi abbracci insensibili, ovvero “Un sasso nel cuore” di Albano Carrisi. Maria, anzi, fiaccola medicante arrugginite compassioni e purificante atomici schiaffi, ovvero Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Maria, anzi, Cuore di Maria che libera da corrotti colori estetici e immerge dentro carnali dolori confessionali, per farci rinascere come casti sguardi purpurei, ovvero Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Cuore, ovvero candido calore che alimenta, appacifica, cura e coccola come la canzone “Tenera madre”. Calore, anzi abbraccio, come Luce diffondente oceanici bagliori dentro ruvidi cuori scheggiati, ovvero canzone “O Vergine di luce”. Luce, melodica alba mattutina dipingente palpitanti soli e carbonizzante oscure notti sentimentali, come nella preghiera “Mattino” di Albano Carrisi. Giovani, ovvero incarcerate luci mistiche, emarginate visioni terrene e soffocate felicità affettive, poiché balsamici sguardi stuprati da oscure carezze, come la poesia “L’urlo dei bimbi” di Roberto Dellabella. Urlo, anzi pianto, come cinerea reminiscenza che affoga dentro incurabili ansie eremite, ovvero la filastrocca “Perdente” dello stesso Dellabella. Pianto, ovvero sociale per difendere la fraterna, ideologica, lavorativa e intima libertà degli Uomini, come dipinto nella Costituzione della Repubblica Italiana all’Articolo 2. Giovani oggi più che mai, come fragili castità, che sono perseguitate-picchiate da demoniaci oceani denominati Neofascismo e Pedofilia. Neofascismo, ovvero donne concepite come creature senza nessun diritto economico, sociale, etico e lavorativo, poiché inutili emozioni esistenziali da sottomettere. Esseri senza vita e unicamente madri, come esseri inferiori che devono accudire figli, senza mai ribellarsi alla volontà gerarchica decisa dal marito/fidanzato. Madri obbedienti e mogli/fidanzate, che si possono liberamente picchiare, ferire, calunniare, stuprare e uccidere, poiché inutili carni emotive. Pedofilia, ovvero depravato amore verso minorenni e preadolescenti, che si realizza con aspri stupri sessuali e/o divulgazione di video e/o foto pedo-pornografici. Giovani ovvero la raccolta «Fallimentare urgenza creativa. Il talento per l’infelicità» del poeta Daniele Cargnino. Giovani, buie Luci!
Giovani, ovvero mattutine albe partorienti fresche, auliche, balsamiche e battezzanti carezze materne dai palpitanti respiri, sì! Giovani, ovvero acide lacrime oceaniche, che cicatrizzano spirituali pellegrinaggi gitani e oscuri specchi interiori. Giovani, sì!
Stefano Bardi
Bibliografia/Discografia di riferimento
AA.VV., Costituzione della Repubblica Italiana, Senato della Repubblica, Roma, 2009.
AA.VV., Cantiamo Te... Via, Verità, Vita, Diocesi di Senigallia, 2011.
CARRISI ALBANO, Verso il sole, WEA Records, Germania, 1997.
DELLABELLA ROBERTO, Il silenzio e le parole, Tipografia Tj, Jesi, 2011.
FORTINI FRANCO, Composita solvantur, Einaudi, Torino, 1994.
MODUGNO DOMENICO, singolo La mamma, Fonit Dischi, Milano, 1964.
TURRIN GABRIELLA MARIA, SUORA, Pregate, pregate, pregate, Editrice Shalom, Camerata Picena, 2010.
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