Saggio poetico di Stefano Bardi su «Summulae (1966-1972)» di Cesare Viviani
Poesia religiosa: Sguardo di Dio
Su «Summulae (1966 – 1972)»
di Cesare Viviani
Saggio poetico di Stefano Bardi
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Possa lo Sguardo di Dio, sempre vegliare su Michele Mauramati guidandolo nell’Amore, nella Compassione, nella Fratellanza e nella sociale Bontà esistenziale. Possa lo Sguardo di Dio, proteggere tutta la sua Famiglia, e, mutarlo in terrena Eucaristia, come cura, per le sanguigne, aspre, virali e raffreddate lacrime dei suoi Amici. Possa sempre Dio, con l’intercessione della Beata Vergine Madre Maria, e suo figlio Gesù Cristo, tenergli un posto nel Paradiso. Amen.
Sguardo di Dio, ovvero arcobaleno rischiarante accecate cupidigie e oceano battezzante pestilenziali bocche, poiché inarrestabile forza paterna, come “Dio” dei Litfiba. Irrefrenabile potenza ultraterrena, ovvero Verità che converte demoniaci spiriti e spalanca celestiali cancelli, poiché amoroso riflesso, come Luce di Verità di Padre Gennaro Maria Becchimanzi. Sguardo di Dio, come Luce rinvigorente apatici affetti, anzi scheggiate esistenze, ovvero la raccolta poetica «Summulae (1966 – 1972)» del poeta, scrittore e saggista Cesare Viviani (Siena, 1947).
Frammentate esistenze, come sgrammaticate melodie monosillabi, che creano irriconoscibili ritratti, ovvero chimeriche visioni amicali, anzi cristallini sguardi crocifissi con nefande lacrime interiori, che feriscono casti oceani. Infami pianti, come logorate e tenaci essenze, che percorrono plastiche spiagge mistiche, ovvero utopici porti approdanti in elisiache emozioni, che sono picchiate da aspri occhi umidi. Finte rive confessionali, queste, che si mostrano ai terreni cuori sanguinanti, come interminabili vagabondaggi giornalieri, che camminano fra mascherate compassioni fraterne, poiché alla ricerca di purificanti albe. Sguardo di Dio, «Summulae (1966 – 1972)», come fidente rilassamento spirituale, che ci regala paterne e calorose carezze, ovvero igienizzazione di stuprate lacrime interiori, come la “Preghiera di abbandono al Padre”. Rilassamento, ovvero infinita onestà esistenziale, che mostra Dolore come Amore e Peccato come oceano da decontaminare, ovvero la “Preghiera di totale fiducia”. Infettati oceani, ovvero bui pianti silenziosi, che deridono ansiosi terrori dalle depravate primavere, come “L’urlo del silenzio” di Roberto Dellabella. Fiducia, cioè generosa carezza fraterna, che alimenta sociali indigenze carnali ed emargina inutili materialità, come “Il generoso che dona tutto ‘l còre” di Giovanni Ricciotti e “Libertà” di Albano Carrisi. Sguardo di Dio, ovvero “Preghiera della sera” di Roberto Dellabella.
Stefano Bardi
Bibliografia/Discografia di riferimento
AA.VV., Cantiamo Te...Via, Verità, Vita, Diocesi di Senigallia, 2011.
CARRISI ALBANO; POWER ROMINA, Libertà!, WEA Italiana, Milano, 1987.
DELLABELLA ROBERTO, Il silenzio e le parole. Raccolta di poesie in lingua e in dialetto, Tipografia Tj, Jesi, 2011.
LITFIBA (GRUPPO MUSICALE), Pirata, Compagnia Generale del Disco, Milano, 1989, Live.
RICCIOTTI GIOVANNI, Questo io vedo e non oltre, Tipografia Abbatelli, Castelplanio, 2018.
TURRIN GABRIELLA MARIA, SUORA, Pregate, pregate, pregate, Editrice Shalom, Camerata Picena, 2010.
VIVIANI CESARE, Summulae (1966 – 1972), Scheiwiller, All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano, 1983.
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