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Pro Letteratura e Cultura

Saggio poetico di Stefano Bardi su «Prove del teatro 1953-1988» di Giovanni Giudici

18 Febbraio 2023, 16:32pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

Poesia antifascista: Corpo/Corpi

Su «Prove del teatro» di Giovanni Giudici

 

Saggio poetico di Stefano Bardi

 

 

Francesco Bianchi Ferrari (1460 ca. – 1510), particolare della Pala delle tre croci (Crocifissione con i Santi Girolamo e Francesco), 1490-95, olio su tavola, cm 267 x 220

 

 

A tutte le Donne

che sono picchiate,

abusate e ferite da

avide carezze maschili.

A tutti i Bambini

che sono feriti e lacerati,

con truculente blasfemie,

che sono dette pedofilia.

Al bellissimo mondo LGBTQI,

che è soffocato, intossicato e accecato

dall’oscuro oceano detto Neofascismo

(con affetto, Stefano Bardi)

 

Una dedica speciale al poeta, cantautore e menestrello Rosa Chemical, che possa mutare il suo terreno corpo, come Pane Eucaristico, per asciugare le interiori lacrime dei suoi cari Genitori, e, curare le ferite carnali dei suoi amati Affetti. Possa il suo divino corpo, essere franco approdo sicuro per donne abusate, omosessualità picchiate e lacerate depressioni. Possa, sempre il suo balsamico corpo purpureo, essere scudo, per sociali indigenze schiaffeggiate da avidi risi dalle irose paternità.

Possa Gesù, sempre essere per lui e la sua Famiglia, quotidiano Pane Eucaristico, che cicatrizza sanguini pianti ancestrali.

Possa, questo mio emotivo abbraccio fraterno e caloroso riso amicale, arrivargli nel suo Cuore, che lotta per tutti i Diritti. Possa, questo mio abbagliante abbraccio, riscaldare le sue lacrime spirituali, e, riscaldare i suoi gitani cammini errabondi. Possano Dio, la Beata Vergine Maria e Gesù Cristo, sempre curarlo nella carnale vita, per farlo rinascere in Paradiso, Amen.

 

 

Corpo! Fotografiche nostalgie, inguardabili rimembranze, materno calore e abbaglianti sorrisi, ovvero la poesia “Cara mamma” di Roberto Dellabella. Corpo, anzi bacio, che rischiara annebbiate aurore e oscuri sguardi abissali, come nella poesia “Dove c’è casa” di Paolo Giò Mari. Bacio, più dettagliatamente, come fraterna fusione emotiva emarginante stolte lacrime arroganti, ovvero “La felicità” di Paolo Giò Mari. Corpo, ovvero aspro cammino sociale, come dipinto nella raccolta poetica Prove del teatro 1953 – 1988 del poeta, saggista, traduttore e scrittore Giovanni Giudici (Porto Venere, 1924 – La Spezia, 2011).

Corpo, anzi quotidiane fanciullaggini decrepite, che si mostrano come stanche cantilene cosmiche, cadaverici dilucoli corvini e ignude processioni chiassose, ovvero avvilite lacrime incipriate. Impomatati pianti, ovvero incapaci gogne innocenti, come lacrimosi bagliori piovani, che vomitano timidi cieli dagli zoppicanti riflessi e dipingono intoccabili brine dalle funebri ombre, poiché scheggiati cammini gitani, che rincorrono depresse carezze autolesioniste. Sadomaso gioie emotive, a loro volta, come tavolozze dipingenti indifferenti amori esiliati e memorie liquefatte, ovvero abbaglianti baci chimerici. Finti baci, anzi scialbe quotidianità, che abbracciano insignificanti carezze dagli educati asti fraterni, che si mascherano con goliardiche maternità. Corpo, riassumendo, come vitree schegge irriconoscibili e cieche solitudini incurabili, che nuotano dentro astiosi sguardi dalle nefande carezze sociali, poiché tenebrose lacrime fuligginose, come nella poesia “Cenere” del cantautore Lazza. Polvere, ovvero ribelle urlo esistenziale dipingente cupidi razzismi famigliari dalle disarmoniche socialità emotive, per partorire cristalline libertà dai purpurei canti, cicatrizzanti tiranniche ignoranze etiche dalle stupide ambiguità religiose, come nella poesia “Made in Italy” del cantautore Rosa Chemical. Corpo, Prove del teatro 1953-1988, come trasparente fratellanza amorosa dalle balsamiche carezze, che colmano vacue strade esistenziali, perdonano amicali rimorsi sociali e bendano acide lacrime figliali, ovvero le canzoni religiose “Amatevi fratelli” e “Amatevi l’un l’altro”. Fratellanza, ovvero denuncia di selvaggi stupri, bavose pedofilie, umide ansie, mortali droghe e come libertà, che partorisce umili emozioni fraterne, come nella poesia “Liberi” del cantautore Lucio Dalla. Corpo, ovvero libertà psichica, fisica ed erotica, come vento che asciuga umidi sguardi dai vacui pianti affettivi stuprati da aspre genitorialità, ovvero la canzone “America” della cantautrice Gianna Nannini. Corpo, come battesimale Pane colmante indigenti lacrime spirituali e riparante sanguinanti lusinghe carnali, ma soprattutto, carezza convertente oscuri sorrisi sociali, ovvero la preghiera “Consacrazione a Gesù sacramentato”. Devozione a Gesù sacramentato, ovvero Croce diffondente Pace nel cuore ed emanante Vita eterna nella terrena esistenza, come la preghiera “Ti saluto o croce santa”. Croce, che conserva purpuree luci figliali dentro cuori paterni nuotanti, con aride carezze partorienti aciduli sguardi, robotici sorrisi, pesanti nostalgie, arrugginiti ansimi e vacue nostalgie, come nelle poesie “Un sasso nel cuore e “Un pugno nell’anima” del cantautore Albano Carrisi. Corpo, sempre e per sempre Balsamo.

 

Stefano Bardi

 

 

Bibliografia/Discografia di riferimento

AA.VV., Cantiamo Te... Via, Verità, Vita, Diocesi di Senigallia, 2011.

CARRISI ALBANO, Verso il sole, WEA Records, Germania, 1997.

CARRISI ALBANO, Di rose e di spine, Al Bano Carrisi Production/Sony Music, Cellino San Marco, 2017, 2 cd.

DALLA LUCIO, Henna, Pressing, Bologna, 1993.

DELLABELLA ROBERTO, Il silenzio e le parole, Tipografia Tj, Jesi, 2011.

GIUDICI GIOVANNI, Prove del teatro 1953 – 1988, Einaudi, Torino, 1989.

LAZZARINI JACOPO (LAZZA), singolo Cenere, Island, Londra, 2023.

MARI GIÒ PAOLO, Acqua d’asfalto, Gruppo Albatros – Il Filo, Roma, 2022.

NANNINI GIANNA, California, Dischi Ricordi, Milano, 1979.

ROCATI FRANCO MANUEL (ROSA CHEMICAL), singolo Made in Italy, Universal Music Italia, 2023.

TURRIN GABRIELLA MARIA, SUORA, Pregate, pregate, pregate, Editrice Shalom, Camerata Picena, 2020.

 

 

 

Pubblicato su autorizzazione dell’autore Stefano Bardi che ha dichiarato, sotto la propria responsabilità, di essere proprietario dei diritti sul relativo testo e che la pubblicazione su questo blog è consentita dietro la propria autorizzazione. La pubblicazione – in forma integrale o di stralci – senza corretta attribuzione non è consentita, in assenza del permesso dell’autore.

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