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Pro Letteratura e Cultura

“10 dicembre 1948 – 2020. Dalla dichiarazione universale dei diritti umani ad Albano Carrisi”, saggio di Stefano Bardi

20 Novembre 2020, 16:08pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

10 dicembre 1948 – 2020

Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

ad Albano Carrisi

A cura di Stefano Bardi

 

 

Introduzione

 

Saggio dai toni legislativi, costituzionali, musicali e religiosi dedicato a coloro che ancora oggi sono vittime di una società basata sullo sfruttamento sociale, etico, intellettuale e a tutti coloro che combattono per i Diritti delle persone in nome dell’amore, della libertà e della fratellanza attraverso l’analisi di alcuni testi legislativi per poi finire, con un’analisi su alcune canzoni in difesa dei Diritti del salentino Albano Carrisi.

 

10 dicembre 2020! Giorno come un altro per molti sarà seppur così non è, poiché si celebrerà la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948 a Parigi. Carta universale composta da trenta articoli riguardanti la difesa dei diritti degli Uomini, in quanto da essi concepiti come energie esistenzialmente ligie e spiritualmente fraterne, ma in particolar modo come individui liberi di vivere in piena libertà nel pieno rispetto legislativo e senza nessuna distinzione sessuale, etnica, linguistica, religiosa e sociale perché nessun essere umano deve essere sottomesso, umiliato e offeso con disumane vessazioni in quanto creatura degna di una difesa legislativo-giudiziaria da parte degli organi competenti. Difesa legislativo-giudiziaria, che ha il compito di salvaguardare la vittima da ogni discriminazione e accusa nei suoi confronti perché innocente fino al terzo grado di giudizio se la sua effettiva colpevolezza non sia stata provata; e che deve riguardare inoltre la salvaguardia etico-religiosa della persona sotto accusa, poiché tutti gli Uomini devono essere liberi di professare singolarmente e/o collettivamente la propria Religione senza essere violentati, perseguiti, picchiati e peggio ancora uccisi politicamente a causa dei mezzi comunicativi usati. In particolar modo, sempre nel pieno rispetto legislativo e giudiziario, sotto l’aspetto socio-economico ogni individuo può protestate pubblicamente per i propri diritti lavorativi riguardanti lo stipendio, le ferie, la disoccupazione, il trattamento economico di fine rapporto, l’assistenza sanitaria e tutto quello che consenta una dignitosa esistenza socio-economica alla sua famiglia. Diritti questi e altri, che trovano le fondamenta nell’articolo numero 26 riguardante la Scuola, ovvero un Mondo capace di sviluppare la personalità di ogni individuo in nome dei Diritti e delle Libertà, ma in particolare capace di sviluppare la pazienza, l’indulgenza e la fratellanza per una nuova Vita basata sulla Cultura, sull’Arte, sulla Scienza e sulla Religione.

Tema, quello della Libertà, che dal 1948 è stato trattato in altre Carte legislativo-giudiziarie come per esempio nei primi ventotto articoli della Costituzione della Repubblica Italiana entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Articoli questi alla base dell’intera Carta perché rappresentanti i Principi Fondamentali, raffiguranti gli Uomini come energie dotate di incancellabili diritti e inviolabili uguaglianze da difendere contro qualsiasi ostacolo socio-economico, ma in particolar modo concepiti come cittadini che devono diffondere la Pace nel Mondo come unica difesa dalle guerre ideologiche e belliche. Principi fondamentali affiancati dai diritti e compiti civili, poiché seppur la Libertà è un diritto legittimo non deve comunque rappresentare pericoli civici, sociali, sanitari, etici e bellici altrui, che devono essere salvaguardati non attraverso vessazioni, maltrattamenti e violenze carcerarie, ma, attraverso percorsi riabilitativi e socio-educativi. Articoli questi primi ventotto infine di vitale importanza per l’intera Carta Costituzionale, poiché alla base dei due principali organi di governo denominati Parlamento e Magistratura.

Libertà e suoi stupri trattati anche nella nobile arte della musica, come ci dimostrano alcune canzoni del cantautore, attore, scrittore e poeta Albano Carrisi (Cellino San Marco, 1943). Il 1987 è l’anno dell’album Libertà! insieme a Romina Power contenente la canzone “Libertà” che è vista come una dolorosa, brumosa, sanguinosa e mortale conquista da parte degli Uomini per essere da loro usata come arma di difesa verso poveri, disadattati, indigenti, straccioni e più in generale verso tutti coloro con il cuore oceanicamente cadaverico, lo sguardo intensamente vacuo e il sorriso cristallinamente sanguinante. Libertà etico-sociale, questa, affiancata da quella ambientale in “Notte a Cerano” dove la glorificazione della Natura deve essere letta come urlo denunziatorio dell’inquinamento industriale e strada maestra per la Politica, in modo che questa possa mutare l’economia ambientale in una casa per i poveri, disadattati, straccioni e indigenti proteggendoli dalle terrene ignoranze, avidità e cupidigie. Il 2009 è l’anno dell’album L’amore è sempre amore, che contiene le canzoni “Il mondo degli angeli” e “L’amore è sempre amore”; canzone, la prima, che deve essere letta come un urlo accusatorio contro l’abuso psichico, sociale, legislativo e sessuale dei bambini, poiché concepiti dai loro carnefici come carni da macello e incapaci di ammirarli per quello che sono in realtà, ovvero le perfette incarnazioni di Gesù Cristo capaci di divulgare l’amore, la compassione, la fratellanza e la verginità. Tema questo ampliato nella seconda canzone trattante il femminicidio, in quanto coloro che picchiano e stuprano una donna non comprendono che alla base di una storia d’amore finita male l’amore si muta in fratellanza, amicizia e solidarietà in quanto l’amore non emotivo è sempre un amore in salse diverse.

Femminicidio trattato anche nella canzone “Amanda è libera” dall’album omonimo del 2011, in cui il personaggio di fantasia Amanda simboleggia il riscatto femminile dai dolori, dai pianti e dagli stupri causati da avidità maschili, ma allo stesso tempo il nome Amanda deriva dal verbo latino ‘amare’ che significa ‘da amare’ mostrandoci in questo modo l’amore come l’unica energia capace di sconfiggere qualsiasi ignominia, nefandezza, cupidigia e ferita esistenziale. Libertà infine, quelle carrisiane, che si ascoltano nelle canzoni “Gesù e così sia” e “Padre Nostro” contenute nell’album Cantiamo il Natale del 2016; canzone, la prima, che raffigura Gesù Cristo come la Libertà per eccellenza in quanto fonte di saggezza e unica strada maestra per raggiungere il Padre Celeste decantato nella seconda canzone, poiché capace di farci eternamente risorgere senza dolori, brume e lacrime.
 

Stefano Bardi


Bibliografia e Discografia di riferimento

AA.VV., Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948.

AA.VV., Costituzione della Repubblica Italiana, Senato della Repubblica, Roma, 2009.

CARRISI ALBANO; POWER ROMINA, Libertà!, Warner Music Group, New York, 1987.

CARRISI ALBANO, L’amore è sempre amore, Warner Music Group, New York, 2009.

CARRISI ALBANO, Amanda è libera, Albano Carrisi Production, Cellino San Marco, 2011.

CARRISI ALBANO, Cantiamo il Natale, Sony Music, New York, 2016, 2 CD.

 

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